Meglio caldaia biomassa pellet o legna?

 Per riscaldare la casa non c'è solo il gas, altri combustibili vengono utilizzati. Oggi parleremo delle caldaie a Biomassa, Pellet e a legno, cercheremo di scoprire vantaggi e svantaggi di ognuna delle tre soluzioni e andremo alla scoperta dei migliori modelli sul mercato. Per l'anno in corso ci sono ancora le detrazioni fiscali per il risparmio energetico del 65%, anche per l'installazione di condizionatori in pompa di calore. 

caldaie a biomassa

Partiamo con le caldaie a biomassa. Quelle di piccola-media taglia sono strumenti ottimi ed ecologici per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria, in grado di utilizzare tutti i tipi di biomasse a base legnosa: dal pellet al cippato (macinato di legno), ai ceppi di legno ai noccioli di pesca, dai gusci di frutta secca a triti vari, etc. Disponibili in un’ampia gamma di potenze sono adatte sia per le case singole sia per gli appartamenti.

caldaie a pellet

Le caldaie a pellet sono un’ottima soluzione per sostituire le più vecchie alimentate a combustibile classico e si adattano perfettamente a tutti gli impianti esistenti. Il pellet è un biocombustibile prodotto dai residui di lavorazione del legno vergine, una risorsa naturale al 100% e rinnovabile. Questo combustibile è ormai considerato un bene di largo consumo, pratico e facilmente reperibile nei negozi e nelle catene dedicate al bricolage dove viene venduto in sacchetti di plastica leggeri (alla Ipercoop ad esempio un sacco da 15 Kg costa 6-7 euro), che richiedono un limitato spazio per lo stoccaggio. Ha inoltre, a parità di volume, un potere calorico più elevato del legno e nelle caldaie attuali oltrepassa stabilmente il 90% di rendimento. Altri pregi sono riscontrabili nella completa automazione delle attività di rifornimento della camera di combustione, accensione e spegnimento; nella produzione di poca cenere e nell’assenza di pericolo di
estrarre brace fumante durante la fase di pulizia.

Accanto ai pregi è bene conoscere anche i difetti di queste caldaie: innanzitutto è da sottolineare la possibile interruzione di funzionamento in caso di black-out elettrico e la necessità di eseguire lo svuotamento del braciere quotidianamente con una manutenzione più frequente e accurata per la presenza
di componenti elettronici. L’efficienza delle caldaie ed il costo del pellet, dai 5 ai 6 Euro per sacchi da 15 kg, rendono tali sistemi molto competitivi anche se negli ultimi anni il prezzo del combustibile ha fatto registrare una sensibile ascesa. Di recente l'Iva sul pellet è passata dal 10 al 22%.


caldaie a legna

presentano lo stesso processo di combustione di una caldaia standard, sono dotate di uno scambiatore di calore che diffonde l’energia generata dalla combustone nella rete di distribuzione dell’abitazione. Si distinguono per le basse emissioni di gas inquinanti nell’ambiente grazie al combustibile pulito e ecosostenibile quale è la legna. In commercio le tipologie di caldaia a legna si differenziano principalmente per le potenzialità e prestazioni nel riscaldamento e nella produzione di acqua calda
sanitaria, ma anche per altezza e sviluppo della fiamma. Le caldaie a legna possono essere facilmente collegate anche ad impianti di riscaldamento esistenti e lavorare in affiancamento a pannelli solari termici. Ovviamente, a seconda del numero di caloriferi e del consumo di acqua calda giornaliero, bisognerà scegliere una caldaia di potenza differente in grado di provvedere ai consumi della casa.

Le caldaie a legna sono interessanti per chi ha legna propria, che può farla nei boschi o va a raccoglierla o per chi necessita di caldaie di media potenza (10-40 kW), poiché in tal caso può usare i modelli a gassificazione, i quali sono in grado di bruciare con elevata efficienza (fino al 95%) qualsiasi tipo di biomassa legnosa, secca o anche umida.

Tra i principali vantaggi di una caldaia a legna si annoverano le seguenti caratteristiche: ha un funzionamento autonomo, continuo e garantito fino allo spegnimento, non interrompe la combustione in assenza di energia elettrica, richiede una ridotta manutenzione, la legna si può reperire facilmente e ha un costo stabile nel tempo (circa 0,13 euro al chilogrammo). Tra gli svantaggi, si annoverano la dimensione sia della caldaia sia del vano di stoccaggio della legna stessa sia il costo piuttosto elevato del sistema.

meglio caldaia a legna o pellet ?

Le caldaie a legna, pellet e biomassa sono tutte caldaie a combustibile solido, quindi hanno il vantaggio di utilizzare fonti di energia rinnovabili. Tra queste, la caldaia a pellet è quella che garantisce consumi e un risparmio energetico maggiore, in quanto i pellet sono facili da accumulare e da trasportare e hanno un alto potere calorifico. Inoltre, le caldaie a pellet sono molto efficienti dal punto di vista energetico e hanno emissioni di CO2 ridotte. Le caldaie a gas, invece, utilizzano un combustibile fossile, quindi non sono rinnovabili. 

Tuttavia, sono comunque una buona opzione dal punto di vista energetico, poiché hanno rendimenti elevati e emissioni di CO2 inferiori rispetto alle caldaie a combustibile solido. In ogni caso, è importante scegliere una caldaia che soddisfi le proprie esigenze e che sia adeguata alla dimensione dell'abitazione e al fabbisogno di calore. Prima di acquistare una caldaia, è quindi consigliabile valutare attentamente le proprie necessità e fare una comparazione dei diversi modelli disponibili sul mercato. Inoltre, è importante affidarsi a un installatore professionista per l'installazione della caldaia e per la manutenzione periodica.



Migliori caldaie del 2023

Il termocamino Ermes Bio di Diankamin, è stato studiato per bruciare la maggior parte dei combustibili vegetali in forma granulare e pellettizzata. Ermes Bio è dotato di accensione automatica con candeletta e il software gestisce accensioni periodiche con intervalli programmabili in base al tipo di combustibile utilizzato. È prodotto con gamma di potenza da 29kW in grado di riscaldare fino a 180m² di appar tamento con
un rendimento prossimo all’80%. Il capiente serbatoio, che può contenere circa 70 kg di
combustibile, ha una doppia coclea con due livelli di altezze diverse, dotata di valvola stellare al
fine di evitare passaggi di fiamma al serbatoio del combustibile. Il termocamino Ermes Bio produce
acqua calda sanitaria, fino a 12 litri/ora, tramite uno scambiatore a serpentina in rame alettato,
estraibile ad immersione nel corpo caldaia.



La caldaia a pellet Maxima 24 di Edilkamin si caratterizza per la compattezza delle dimensioni rispetto alle prestazioni fornite e da una lunga autonomia di funzionamento. Può essere installata sia in presenza di un impianto di riscaldamento a termosifoni (alta temperatura) che a pannelli radianti a pavimento (bassa temperatura) e può essere abbinata ai pannelli solari e/o alla caldaia a gas. È dotata del sistema e-Brusher, un innovativo sistema di pulizia del crogiolo dalle incrostazioni dovute alla combustione del pellet, per consentire una lunga autonomia e un rendimento ottimale (94,7%). La pulizia degli scambiatori avviene
in modo automatico e la presenza della sonda Lambda, posizionata sul percorso fumi, ottimizza la combustione. La Caldaia Maxima 24 è fornita con un kit idraulico incorporato (circolatore, valvola miscelatrice termostatica, valvola di sicurezza, vaso di espansione), un ampio contenitore cenere estraibile da 40 litri e da un serbatoio pellet con capacità di 100 kg. È possibile istallare serbatoi pellet
aggiuntivi collegabili posteriormente o lateralmente (da 250 kg a 1.000 kg).

Le termo stufe Techno Pellet di Faci Caldaie nella versione 25 e 30 kW rappresentano
una perfetta soluzione per tutte le abitazioni prive di locale tecnico o centrale termica e
possono essere installate in un qualsiasi locale di servizio come ripostiglio, lavanderia,
sottoscala ecc.. Le Techno pellet sono dotate di un sistema in grado di of frire un
funzionamento modulante della potenza, riducendo il numero delle accensioni e sfruttando,
quindi, la potenza minima. Sui modelli RS, la centralina dispone della gestione per la
precedenza alla produzione di acqua calda sanitaria, che avviene per mezzo di un
bollitore esterno. Oltre a riscaldare per irraggiamento naturale, le Techno pellet possono
essere collegate all’impianto di riscaldamento di qualsiasi tipologia: termosifoni, termo
arredi, termoconvettori e pannelli radianti. Il rendimento per le potenza da 25 e 30 kW
e per le versioni riscaldamento e riscaldamento più acqua calda sanitaria è pari al 90%.

Ecologica ed economica, la caldaia a pellet BioLyt 8-36 di Hoval è la soluzione ideale per case unifamiliari e plurifamiliari, asili, scuole o edifici commerciali di piccole e medie dimensioni. È facile da installare anche in spazi ristretti, ha un serbatoio di accumulo del pellet previsto di serie e la manutenzione è ridotta al minimo, grazie a una tecnologia di combustione pulita, allo scambiatore di calore autopulente e al grande cassetto
di raccolta della cenere. Installata in combinazione con un impianto solare Hoval, questa soluzione integrata può provvedere contemporaneamente al riscaldamento e alla produzione di acqua calda. Sfruttando l’energia del sole e un combustibile pulito come il pellet si ottiene un duplice risparmio. La regolazione della combustione attraverso microprocessore garantisce, insieme alla sonda lambda combinata con la regolazione Hoval TopTronicR, una combustione estremamente efficiente. Inoltre, i regolatori nello scambiatore di calore favoriscono un’efficace e modulata (da 8 a 36 kW) trasmissione del calore dai gas combusti all’acqua di riscaldamento, con rendimenti fino al 98%.

Biotermocamino della serie HT di Helios Tecnologie si caratterizza per la presenza del Sistema Plus, cioè un sistema nato per facilitare le istallazioni in condominio e grazie al quale non si devono rompere pareti o solai per il passaggio del tubo di sicurezza. Il Biotermocamino è alimentabile a pellet (con serbatoio da 50 o 70 Kg), nocciolini e legna, e può produrre sia acqua calda per il sistema di riscaldamento sia per usi sanitari.
È dotato di una scocca completamente rivestita in Lambdapor da 20 mm, cioè un polistirene, che grazie all’aggiunta di grafite è in grado di dare il massimo potere isolante con uno spessore minimo. Una centralina controlla e autoregola il funzionamento ad ogni istante: basta impostare il combustibile impiegato, la temperatura desiderata e il livello della potenza necessaria. È disponibile nella potenza 22, 27 e 33 kW con rendimenti, nella versione alimentazione a legna da 27 kW, pari all’ 84,7%.

Le caldaie a legna Serie DC de La Nordica - Extraflame rappresentano il top di gamma per quanto
r iguarda i l r iscaldamento domestico. Con quattro versioni, dai 20 ai 49 kW nominali (cioè “utili”),
sono carat terizzate da crescenti dimensioni del serbatoio di contenimento della legna (da 20 a 53 kg) e
risultano ideali per ogni esigenza. La camera di espulsione dei fumi è semplice e libera da ostacoli, riducendo notevolmente la necessità di pulizia. Tutti gli apparecchi della linea DC sono totalmente isolati termicamente e costruiti in acciaio da 6/8 mm. Inoltre montano il sistema DSA per l’abbattimento repentino della
temperatura dell’acqua in accordo con le normative vigenti, garantendo la massima sicurezza. La zona di gassificazione e quella sottostante sono rivestite con materiale refrattario combinato con rete in acciaio affogata nell’impasto, a maggior garanzia di durabilità. Tutti i modelli assicurano elevate efficienze
e consumi minimi per la categoria.

Le caldaie a pellet della Serie M di Moretti Camini, caratterizzate dalle dimensioni ridotte e con
potenze di 30, 46 e 60 kW, sono ideali per ambienti medio grandi. Tutti i modelli possono essere
collegati ad ogni tipo di impianto preesistente, dai caloriferi ai pannelli radianti. L’alto rendimento (fino
al 91,5%), i consumi contenuti e la combustione pulita, fanno di questa caldaia il giusto sistema
per scaldare con efficienza e nel rispetto dell’ambiente, il tutto in un prodotto discreto e compatto.
È corredata da un cronotermostato, da un sistema di accensione automatica e programmabile
e da un kit “optional” per la produzione di acqua calda sanitaria. L’elevata capacità di carico del
combustibile garantisce, inoltre, una lunga autonomia. È dotata di un sistema di pulizia automatica.

Bollino blu caldaie roma

Il controllo delle caldaie è regolato a Roma dal Decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102 integrato successivamente dal Comunicato del Consiglio dei Ministri n.69 del 2013.

Per le caldaie a gas e metano a ROMA il controllo va fatto ogni 4 anno per potenze fino a 10 Kw, quindi la maggiorparte delle caldaie che abbiamo in casa, ma anche scaldabagni a gas, sia a camera aperta che a camera chiusa.

Lo schema è il seguente

Tipo di alimentazione caldaia
Potenza utile nominale [kW]
Controllo efficienza energetica
Generatori alimentati a combustibile liquido o solido (pellet, gasolio)
10≤P≤100
2 anni
P > 100
1 anno
Generatori alimentati a gas (metano, GPL)
10≤P≤100
4 anni
P > 100
2 anni


 

SANZIONI per chi non effettua il controllo

Il proprietario, amministratore o inquilino che non provvede a contattare il tecnico, per rinnovare il bollino blu della caldaia, può andare incontro ad una multa che va da 500 a 3000 euro, come disposto dall'articolo 15 del D.l .192/2005, ma che può essere adeguato a seconda del regolamento del Comune in questione. I controlli di verifica sono effettuati a campione e commissionati dalla Società di Distribuzione di Energia Elettrica ai Comuni per accertarsi del rispetto delle norma da parte dei proprietari e dei tecnici; una lettera avvisa con circa 20

Controllo Caldaia Via Internet

Controllare la propria caldaia per impostare la temperatura da avere in casa attraverso Internet è molto comodo, ma non solo. Il risparmio energetico sulla bolletta del gas potrebbe essere notevole visto che è possibile comandare accensione e spegnimento da remoto tramite app per smartphone, tablet o pc.

Tutto quello di cui abbiamo bisogno è un cronotermostato wifi. Questi piccoli apparecchi sono facilmente installabili sulla parete e sostituiscono o integrano i vecchi termostati e possono comandare qualsiasi tipo di caldaia che sia a gas, legna, pellet o in pompa di calore. Si connettono al router internet di casa e comunicano con il vostro cellulare tramite una specifica applicazione disponibile per Android e Apple IOS.




Facciamo qualche esempio: una sera decidiamo di andare a mangiare fuori, direttamente dall' ufficio senza passare per casa. Il termostato di accensione della caldaia è programmato 1 ora prima del nostro normale arrivo, alle 18. Connettendoci via Internet potremo cambiare la programmazione comunicando che rientreremo alle 23, quindi la caldaia si accenderà con 4 ore di ritardo facendoci risparmiare soldi sul gas.

Oppure abbiamo anticipato un rientro a casa e vogliamo avere la casa calda per quell'ora. Stesso lavoro di prima. C'è di più. Questi cronotermostati possono prelevare i dati della temperatura esterna dai portali meteo più famosi ed impostare di conseguenza, in maniera automatica, il clima casalingo. Tutto ciò si può fare con i cronotermostati che si connettono da una parte alla caldaia tramite relè e comunicano con voi via Internet tramite wifi, attraverso una connessione che dovete avere in casa, serve quindi un router.

I prodotti più famosi sono Tado, Nest e Netatmo.

TADO

può essere acquistata su Amazon in offerta ed è una piccola centralina che si attacca a muro, molto elegante. Basta scaricare l'applicazione sul proprio smartphone, Apple o Android per comandare la centralina da remoto. Possiamo quindi impostare temperatura, orario di accensione e spengimento ecc, ma non solo.

 Tado può anche impostare automaticamente la temperatura basandosi su quelle che sono le condizioni esterne. Si connette ad Internet per ricevere temperatura ed umidità della città ove è ubicata la vostra casa. Oppure se accidentalmente ci dimentichiamo di spegnere i termosifoni Tado tramite l'app capisce che non siamo più in casa e lo fa al nostro posto automaticamente.

L'installazione è molto facile, basta rimuovere il vostro vecchio termostato e sostituirlo con Tado.



NEST

 Nest: altro prodotto molto simile a Tado, anche questo acquistabile su Amazon. Si presenta con un design un pochino diverso, di forma rotonda, ma di base ha le stesse funzioni dell' altro. Ha un display lcd molto carino che forse lo rende un po' più accattivante.

Netatmo

anche in questo caso in offerta su Amazon, questo termostato wireless è compatibile con qualsiasi caldaia, sia pellet, legna, nafta, gas, pompa di calore, solare ibrido. Si installa facilmente a muro e si collega con il router di casa. Le marche compatibili di caldaie e termostati preesistenti sono tantissime, ci sono quasi tutti. Junker, Ferroli, Vaillant oppure con sistemi di domotica di Bticino ecc. Si collega con il portale Meteo ed imposta la temperatura automaticamente in base alle condizioni esterne. Prezzi: Tado costa 219 euro, Nest un pochino di più, circa 300 euro e Netatmo 180 euro, possono essere ordinati utilizzando i link nell'articolo.

Contabilizzatori di Calore normativa per riscaldamento centralizzato

A partire dal primo gennaio 2017 scatterà l'obbligo per i condomini che hanno il riscaldamento centralizzato di installare un sistema di contabilizzazione del calore. La normativa è regolata dall' articolo 9 del dl 102 del 4-7-2014 pubblicato in G.U.del 18 luglio 2014.

In pratica ogni termosifone di ogni singola abitazione deve essere dotato di un sistema di regolazione della temperatura e di contabilizzatore per "contare" quanto calore effettivo sia erogato. Tutto ciò per aumentare il risparmio energetico e di conseguenza abbattere l'emissione di C02 nell' atmosfera.

Ciò avviene con l'installazione di valvole termostatiche a lettura telemetrica. In pratica noi regoliamo la temperatura agendo sul display della valvola (entro i limiti consentiti dalla legge, non più di 21 gradi), ma possiamo anche decidere di spegnere i termosifoni che non utilizziamo. La valvola invia in maniera wireless, un po' come fa un cronotermostato wifi, la lettura ad una centralina e poi le spese saranno ripartite a seconda del calore erogato.



Quando l'uso di contatori individuali non sia tecnicamente possibile, o non sia efficiente in termini di costi, per la misura del riscaldamento si ricorre all'installazione entro il 31 dicembre 2016, di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore individuali per misurare il consumo di calore in corrispondenza a ciascun radiatore nelle unità immobiliari, con esclusione di quelli negli spazi comuni, salvo che l'installazione di tali sistemi risulti essere non efficiente in termini di costi.

Il primo passo per la cosiddetta installazione delle valvole termostatiche, e conseguente contabilizzazione,è l ' incarico ad un tecnico abilitato per la redazione del progetto. Questo, oltre che opportuno per evitare malfunzionamenti, è obbligatorio.L'impianto deve essere realizzato per contenere al massimo i consumi energetici. Il progetto dovrà essere depositato in Comune, pena la sanzione amministrativa da 516 a 2.582 euro. E' anche necessario per il rilascio della dichiarazione di conformità alla quale deve essere allegato.

Va dato incarico a un professionista di determinare i nuovi criteri per la ripartizione delle spese e la nuova tabella millesimale per il riscaldamento. Entro lo stesso termine, dovrà anche essere cambiato il criterio per la ripartizione della spesa che dovrà avere luogo ai sensi della norma Uni 10200. Solo per il primo anno dall'installazione è possibile ricorrere ai millesimi di proprietà per la ripartizione. 

Stufe in Maiolica Prezzi e Caratteristiche

Le stufe a maiolica hanno una storia che parte da lontano, da più di 2mila anni ma che nei secoli recenti si sono affermate soprattutto in Alto Adige, Austria e Germania, chiamata "kachelofen".


Sono molto belle da vedere anche se hanno un prezzo non accessibile a tutti, a partire da 3000 euro, famose quelle della Thun e dell'Arcadia Keramik


Il grande pregio di queste stufe era, ed è ancora oggi nelle versioni moderne, la capacità di accumulare il calore prodotto dalla combustione e rilasciarlo per un tempo molto lungo anche dopo lo spegnimento, facendo risparmiare una quantità notevole di combustibile.



Il calore, nei modelli che rispettano la tradizione, viene ceduto per solo irraggiamento, senza moti convettivi che sollevano polveri, ma le esigenze attuali, ossia quelle di convogliare il calore anche in altri ambienti, hanno portato alla produzione di stufe che, pur rispettando l'estetica e la concezione di base della combustione, adottano soluzioni di canalizzazione per consentire di riscaldare anche locali non comunicanti.

Il ricircolo dei fumi e l'aumento della superficie di scambio termico sono ulteriori migliorie che si sono sviluppate nel tempo, oltre alla possibilità di beneficiare della visione del fuoco attraverso grandi porte provviste di vetro termico, come succede con i caminetti. Proprio il recupero del calore dei fumi, unito all'elevata superficie radiante esterna, fa si che la camera di combustione di
queste stufe abbia dimensioni molto contenute, non necessitando di grossi quantitativi di legna per essere alimentata.

Una stufa di maiolica garantisce un riscaldamento uniforme che non supera i 20 °C, la sua superficie esterna non è mai calda al punto di ustionare, tanto da giustificare la presenza di sedute lungo il suo perimetro, per accoccolarsi e godersi il calore che emana.

Grazie all'accumulo, bastano 1-2 cariche di legna al giorno da 8-12 kg l'una, a seconda dei modelli e dei volumi da riscaldare, per garantirsi 24 ore di benessere. La vera kachelofen viene realizzata su misura e sul posto, previo sopralluogo di un fumista che determina dimensioni e caratteristiche della stufa in base all'ambiente ed alle esigenze del cliente, inclusa la finitura estetica, pertantoognuna è un pezzo unico. È un aspetto importante, in quanto queste stufe sono soggette a collaudo e al controllo da parte dei Vigili del Fuoco, come per qualunque impianto di riscaldamento.

Esistono comunque molti modelli di produzione industriale che possono rivelarsi altrettanto efficienti anche come forma di riscaldamento esclusivo. Per chi ama uno stile più moderno, il rivestimento di pietra ollare rappresenta una soluzione estetica alternativa alla maiolica, come pure l'alimentazione a pellet quando l'approvvigionamento di legna e il suo stoccaggio possono costituire un disagio.

I vari tipi di stufe a maiolica:


Tradizionale piena: è costituita da un basamento, una camera di combustione di refrattario, un giro fumi di refrattario e un rivestimento esterno di maiolica. I fumi caldi provenienti dalla combustione compiono un percorso a serpentina e cedono calore al materiale refrattario che lo trasmette al rivestimento e all'ambiente. SI ha un grande accumulo di calore che si trasmette In modo radiante.

Ad Irraggiamento e convezione: al posto della camera di combustione tradizionale presenta un Inserto di ghisa con anima di refrattario. Questa stufa unisce I vantaggi della lenta cessione del calore, garantita dal refrattario, al calore convettivo generato dalla massa radiante di ghisa, che si propaga rapidamente dall'accensione del fuoco attraverso griglie o bocchette della stufa. Si può vedere il fuoco dalla portina di vetro ceramico ed è ideale anche per ambienti ampi.

Con scambiatore di calore: variante In cui al posto del giro fumi si utilizza uno scambiatore di calore di ghisa; la costruzione e più compatta, di facile messa in opera e vantaggiosa quando serve una rapida propagazione del calore nell'ambiente.

Con scambiatore ad acqua: un dispositivo installato sopra il focolare e collegato ad esso produce acqua calda sfruttando la potenzialità termica della combustione, integra il circuito idraulico domestico preesistente ed è abbinabile a pannelli solari.

I termocamini come alternativa alla Caldaia per riscaldare casa

Siamo abituati a concepire una casa con un impianto di riscaldamento che quasi sempre comprende una caldaia alimentata a gas e dei radiatori. Da un po' di tempo però a questo sistema se ne può abbinare un altro, quello con i termocamini. Si tratta di particolari caldaie interne alimentate a legna oppure a pellet. 


Cosa sono i pellet:
scarti della lavorazione del legno che vengono pressati in piccoli cilindri venduti al chilo in sacchi. Il loro costo si aggira sui 4-5 euro per 15 chili, quindi 30 centesimi al chilo circa.Hanno un alto potere calorifico, ovvero forniscono un'ottima combustione, ed in più non fanno cenere e rilasciano meno anidride carbonica nell' atmosfera.


Insomma un pacco da 15 chili potrebbe bastare per riscaldare una casa da 80 mq per 2 giorni per circa 12 ore al giorno. Ovviamente il tutto dipende da una serie di fattori che vanno dall' esposizione della casa, dall' altezza dei soffitti e ovviamente dalla zona climatica dove è ubicato l'appartamento.

I termocamini sono quindi delle vere e proprie stufe interne. Si presentano in modo splendido, come un vero e proprio camino coperto da un vetro atermico che non scotta più di tanto al tatto. Per riscaldare la casa abbiamo bisogno di costruire un impianto canalizzato dove convogliare il calore che verrà spinto tramite dei ventilatori alimentati ad energia elettrica (da tenere quindi conto del consumo di corrente che comunque è esiguo).

Le detrazioni per i termocamini:il cosiddetto decreto LETTA, legge numero 63-2013, ha prolungato al 31 dicembre la possibilità di detrarre il 50% della spesa di acquisto di un termocamino se rientra in una ristrutturazione edilizia (dopo tale data passerò al 36%). E' possibile usuifruire della detrazione anche se non si effettuano ristrutturazioni SOLO SE IL RENDIMENTO DEL TERMOCAMINO non è INFERIORE AL 70%. Dovete quindi verificare se il modello da voi scelto possiede quest'ultimo requisito.

Quindi ad esempio se un termocamino ha un costo di 2mila euro, possiamo detrarre il 50% ovvero 1000 euro in 10 anni per rate uguali, quindi 100 euro l'anno.

Migliori marche di termocamini: Nordica, Vulcano, Piazzetta, Carinci, Farta, Edilkamin, Palazzetti, Clam, Famar.

Prezzi: dipende dalla potenza di un termocamino, uno da 24 kw in grado di scaldare circa 100 metri quadri costa circa 2mila euro.

I termocamini possono essere acquistati con dei rivestimenti personalizzabili in modo da poter essere "incastrati" perfettamento nell'arredo della casa, sia classico che moderno.

I nuovi incentivi per le caldaie a Roma del Conto Termico e pannelli solari

Sono arrivati i nuovi incentivi per la sostituzione di una caldaia. Si chiama Conto Termico il nuovo sistema che regola l'incentivazione. Con il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 28 dicembre 2012 pubblicato in G.U.del 2 gennaio 2013 sono arrivati 700 milioni di euro di fondi per i privati e 200 milioni per le amministrazioni pubbliche.

A seconda delle zone climatiche di appartenenza, Roma fa parte della D, e della potenza del generatore di calore, variano gli incentivi erogati.

La tabella sotto riportata fa un riepilogo di quanto si ha diritto come incentivazione:


Come si vede sopra, si ha diritto a 3404 euro come incentivo per l'acquisto di una caldaia a biomassa con potenza inferiore o uguale a 35 kw erogati in due rate per due anni. Oppure 5355 euro se il proprio comune è in fascia E, clicca qui per controllare le zone climatiche di appartenenza della propria città.

Sono anche previsti incentivi per sistemi di solar cooling, ovvero condizionamento d'aria tramite sistemi solari. Incentivati anche i collettori solari per la produzione di acqua calda fino ad un massimo di 50 mq, in questo caso due rate annuali fino ad un massimo di 680 euro ognuna.

Per l'acquisto di stufa a pellet che sostituisce quella a legna a Roma si ha diritto ad incentivi pari a 2 rate di 431 euro ciascuno.

Ci sono infine fino a 2300 euro, pari al massimo del 40% della spesa, per la sostituzione di generatori di calore con caldaie a condensazione.

Per maggiori riferimenti potete consultare il conto termico sul sito del GSE.